lunedì 15 gennaio 2018

In viaggio con le piante artificiali

Ed eccoci arrivati alla fine del nostro viaggio. All’inizio, come credo altri dei miei compagni di studio, ero molto scettica, se non quasi preoccupata, dall’idea di dover dare vita ad un blog. Era una cosa che non avevo mai fatto e non sapevo neanche da dove iniziare per crearlo. Man mano però mi sono resa conto su come procedere, partendo innanzitutto dalla scelta della mia cosa artificiale, scelta che non poteva ricadere su un oggetto qualunque ma, come il professor Marchis ci ha suggerito, su un qualcosa che andasse a sostituire le funzioni svolte da un elemento naturale. Pensa e ripensa, ho individuato le piante artificiali: sembrano oggetti banali, probabilmente presenti nelle case della maggior parte delle persone, ma il loro mondo è molto più di questo, molto più di un semplice complemento d’arredo. Questo mondo, ho potuto scoprirlo nel corso dei vari post pubblicati sul blog, che mi hanno permesso di conoscere meglio le piante artificiali, così come spero di averle fatte conoscere e apprezzare anche a voi. Ciò da cui sono partita è una mappa concettuale che definisse in generale il contesto in cui si muovono le piante artificiali, tanto da fornire un assaggio di quello che poi si affronterà negli altri post del blog (http://s233775.blogspot.it/2017/10/le-piante-e-il-loro-mondo.html) e dalla traduzione della parola PIANTA in varie lingue (http://s233775.blogspot.it/2017/10/una-varieta-di-piante.html). Nei post successivi ho continuato ad occuparmi della mia cosa, in alcuni affrontando temi e argomenti più accessibili, come i materiali di cui sono costituite la piante artificiali, le loro funzioni sostitutive, che quindi non riguardano solo l’ambito dell’arredo fine a se stesso (http://s233775.blogspot.it/2017/11/al-giorno-doggi-molti-sono-i-casi-in.html) oppure le loro misure, i grafici relativi alle vendite e i luoghi più comuni di vendita (http://s233775.blogspot.it/2017/12/i-numeri-delle-piante-artificiali.html). In altri casi, invece, ho dovuto affrontare e approfondire le piante in tematiche come la mitologia e le leggende (http://s233775.blogspot.it/2017/12/le-piante-nei-miti.html) , andando a spiegare quindi anche una simbologia nascosta che si cela dietro ogni tipo di pianta, naturale o artificiale che sia (http://s233775.blogspot.it/2018/01/i-simboli-delle-piante-artificiali.html), oppure ho indagato il mondo dello spettacolo (http://s233775.blogspot.it/2017/11/le-piante-nel-cinema.html) e della letteratura: chi non conosce la canzone di Adriano Celentano L’albero di trenta piani (http://s233775.blogspot.it/2017/11/le-piante-nella-musica.html) o la famosissima poesia di Montale, I limoni (http://s233775.blogspot.it/2017/11/le-piante-nella-letteratura.html). Meno conosciuto forse è il fumetto che per caso, cercato nei vari contenuti che il web ci offre, ho scovato: Vivi e Vegeta (http://s233775.blogspot.it/2017/11/le-piante-nei-fumetti.html). Tra i tanti post del blog, mai avrei pensato che alcuni di questi fossero a carattere scientifico, in modo da farmi individuare rischi e tecnologie delle piante artificiali (http://s233775.blogspot.it/2018/01/rischi-tecnologie-e-industrie-delle.html), oppure a carattere topografico (http://s233775.blogspot.it/2018/01/i-luoghi-e-gli-utenti-delle-piante.html). Non sono mancate le vene poetiche in alcuni post per individuare le metafore delle piante artificiali (http://s233775.blogspot.it/2018/01/piante-in-metafora.html) oppure ricerche giornalistiche (http://s233775.blogspot.it/2017/11/un-articolo-di-giornale-del-secolo-xix.html) e linguistiche (http://s233775.blogspot.it/2018/01/glossario-trilingue-delle-piante.html). Ovviamente nel corso di questo nostro viaggio non potevano mancare immagini che mi permettessero di spiegarmi e illustrare, appunto, al meglio ciò di cui stavo parlando e, se in tutti i post sono presenti, nell’ultimo sono state fondamentali, dal momento che si tratta di un abbecedario illustrato che mi ha permesso di far conoscere a tutti voi, e a me per prima, il mondo delle piante attraverso immagini e concetti che, ad una prima impressione, possono sembrare lontani dall’oggetto della mia ricerca (http://s233775.blogspot.it/2018/01/labbecedario-illustrato-delle-piante.html).


Il nostro viaggio finisce qui, per ora, ma nulla toglie che possa continuare in un futuro non troppo lontano…



domenica 7 gennaio 2018

L'abbecedario illustrato delle piante artificiali

A come ARIA

B come BACCHE

C come COLORI

D come DAVANZALE

E come ECOLOGIA

F come FIORI

G come GEMMA

H come HUMUS

I come INNAFFIARE

L come LUCE

M come MARZA
(ramoscello che viene staccato dal fusto di una pianta e innestato nel ramo di un’altra)

N come NATURA

O come OSSIGENO

P come PROFUMO

Q come QUADRIFOGLIO

R come RADICI

S come SOLE

T come TERRA

U come UMIDITÀ

V come VASO

Z come ZAPPA

Piante in metafora

Quando pensiamo alle piante, la prima cosa che ci viene in mente è il loro colore, ovvero il verde, quindi la speranza, oppure la vita, dal momento che le piante prima di tutto sono esseri viventi. Ecco, la vita e la speranza sono metafore delle piante.



I luoghi e gli utenti delle piante artificiali

Come esplicitato anche in alcuni dei post precedenti (http://s233775.blogspot.it/2018/01/rischi-tecnologie-e-industrie-delle.html, http://s233775.blogspot.it/2017/12/i-numeri-delle-piante-artificiali.html, eccone i link per chi se li fosse persi J) al giorno d’oggi sono molte le aziende che producono piante artificiali, sia italiane sia estere. Di queste la maggior parte hanno un proprio sito web per favorire anche gli acquisti online, oltre ad esportare i propri prodotti in tutto il mondo o comunque in altre nazioni. Una stretta minoranza di aziende invece è legata al territorio in cui è nata e non usufruiscono né di servizi di e-commerce né di esportazioni all’estero. I motivi di questa scelta possono essere tanti, magari le aziende autoctone preferiscono esaltare la tipologia di piante che producono proprio perché imitano piante naturali che sono tipiche del luogo dove è nata l’azienda stessa. Un esempio sono le piante artificiali delle orchidee: molte si vendono ovunque, dai banchi dei fiori nelle piazze ai supermercati, altre sono riproduzioni di specie rare e particolarissime che nascono solo in alcuni territori, ad esempio l’Asia Minore, dove nasce e viene replicata l’Orchidea Scimmia o l’orchidea detta Vanda coerulea.

Un'orchidea Scimmia

Un ramo di Vanda coerulea

Come si sa, le piante artificiali sono utilizzate soprattutto come complementi d’arredo, quindi le interazioni tra utente e prodotto sono ridotte al minimo, al contrario di quelle naturali che invece necessitano di una costanti attenzioni e manutenzioni. In generale coloro che sono più a stretto contatto con le piante artificiali sono gli adulti, nel momento di acquistarle o posizionarle negli angoli della casa che più preferiscono. Nel caso in cui le piante artificiali non siano solo una mera riproduzione di quelle naturali, ma svolgano anche altre funzioni, come quella di appendiabiti o portaoggetti, gli utenti possono aumentare, poiché la necessità di appendere una giacca o riporre un cellulare o altro non viene solo dagli adulti, ma anche da ragazzi, anziani o bambini (vedi http://s233775.blogspot.it/2017/11/al-giorno-doggi-molti-sono-i-casi-in.html, post sui vari usi delle piante artificiali).
Piante artificiali con funzione di appendiabiti

Una pianta artificiale da interno

martedì 2 gennaio 2018

Glossario trilingue delle piante artificiali

PIANTA ARTIFICIALE: le piante artificiali o finte sono prodotti che negli ultimi anni hanno sostituito quasi del tutto le piante naturali nelle nostre case. Sono in genere usate come elemento di arredo, ma a volte possono svolgere anche altre funzioni aggiuntive, come portaoggetti o appendiabiti. Possono riprodurre totalmente le piante naturali oppure possono avere forme stilizzate, a seconda dei gusti del cliente.

ARTIFICIAL PLANT: artificial plants are products that in recent years have almost completely replaced natural plants in our homes. They are generally used as a piece of furniture, but sometimes they can also perform other additional functions, such as storage or clothes hangers. They can totally reproduce natural plants or they can have stylized shapes, depending on the client's tastes.


PLANTAS ARTIFICIALES: las plantas artificiales son productos que en los últimos años han reemplazado casi por completo a las plantas naturales en nuestros hogares. Por lo general, se utilizan como muebles, pero a veces también pueden realizar otras funciones adicionales, como almacenamiento o colgadores de ropa. Pueden reproducir totalmente las plantas naturales o pueden tener formas estilizadas, según los gustos del cliente.

Rischi, tecnologie e industrie delle piante artificiali

Al giorno d’oggi molte sono le persone che per arredare casa preferiscono comprare piante finte piuttosto che naturali. I motivi di questa scelta possono essere tanti: alcuni, pur amando le piante, non hanno tempo di occuparsene, altri non vogliono rischiare di sporcare la propria casa con terra o acqua o concimi vari, altri ancora forse non hanno proprio il pollice verde, ma comunque non vogliono privarsi di un po’ di verde in casa. Nonostante tutti questi punti a favore, anche le piante artificiali possono comportare dei rischi. Primo fra tutti quello delle allergie: tutte le piante artificiali sono realizzate con prodotti sintetici, quindi se qualcuno presenta una particolare allergia alla plastica o ad altri materiali sintetici deve prestare attenzione. Altro rischio è quello legato all'impatto ambientale, in quanto molte piante finte rilasciano sostanze profumate che non sono proprio a favore della salvaguardia dell’ambiente.



Il rischio di allergie e/o di inquinamento ambientale è incrementato anche dal fatto che negli ultimi anni sono nate, aumentate o “migliorate” nuove tecnologie per produrre piante artificiali sempre più simili a quelle naturali, nell’aspetto, ma anche nella consistenza dei materiali costituenti. Negli ultimi anni sono molte le aziende che producono piante seminaturali o semiartificiali, che dir si voglia, grazie a nuove tecnologie e sperimentazioni che aumentano sempre di più nel tempo. Sono tante le aziende e i siti internet che vendono o sponsorizzano piante di questo tipo, facendo leva sulle loro caratteristiche. Come si sa, le piante artificiali sono realizzate con materiali sintetici, come plastiche o PVC, e metallici, come il ferro; le piante seminaturali, come si può intendere dal nome, hanno una parte naturale, in genere è il tronco, e una parte artificiale, ovvero il vaso, le foglie e i fiori o frutti. In queste piante il vaso diventa parte integrante del prodotto da cui il tronco, essendo naturale, trae beneficio; le foglie e i fiori/frutti sono resi in modo molto simile alla realtà e trattati con particolari agenti chimici che evitano l’accumulo della povere su di essi per mantenere la pianta sempre lucida e perfetta, senza bisogno di manutenzione.


Una pianta seminaturale 
Particolare del frutto di una pianta seminaturale 

Una delle aziende produttrici di queste piante seminaturali è ila – De Sign of Nature, con sede a Bergamo. Per quanto riguarda le piante artificiali, ci sono molte aziende produttrici sia in Italia che in tutto il mondo, per non parlare dei siti web. Una delle tante è EVERGREENS, sempre italiana, con sede a Piacenza, oppure Aprimex, con sede a Nola (NA). Negli ultimi anni, soprattutto tra i giovani, sono tanti i siti di acquisti online che vengono visitati e usati ogni giorno, tra i più conosciuti ci sono Amazon e Ebay che, tra le tante cose, presentano un vasto assortimento di piante artificiali.

Sito web di "EVERGREENS"

Sito web di "ila"

lunedì 1 gennaio 2018

I simboli delle piante artificiali

Le piante, soprattutto in tempi più antichi, sono sempre state portatrici di significati secondari, nascosti, spesso legati alla cultura, al significato della vita, alle emozioni, alla morte. Purtroppo o per fortuna (a seconda dei punti di vista) il progresso ha portato l’uomo ad ignorare sempre più queste simbologie e, di conseguenza, i significati legati alle piante. Le prime scritture che attribuiscono significati particolari alle piante sono i miti greci e latini, ad esempio molte narrazioni di Ovidio, Orazio o Plinio. Queste “storie” erano tenute molto in considerazione dagli uomini di un tempo perché secondo il credo popolare le piante erano il tramite tra il mondo degli inferi, il mondo degli umani e il mondo degli dei o anche il legame tra il passato (le radici), il presente (il tronco) e il futuro (i rami e le foglie). Oltre che per la loro importanza “mitologica”, le piante erano protette, cantate e, in alcuni casi, venerate anche perché offrivano frutti con cui cibarsi, ripari, legna per produrre luce e calore, succhi e polveri per curare le malattie.

Donne egiziane che usano l'aloe per la cura della pelle

Contadini egiziani che si occupano del raccolto di alcune piante

Antico affresco che rappresenta alcuni giovani romani che venerano delle piante suonando alcuni strumenti musicali
 Alcune delle piante che sia anticamente sia al giorno d’oggi godono di varie simbologie, non sempre legate al mito, sono: l’abete, l’alloro, il cipresso, l’agrifoglio, ecc.
L’abete è ormai da anni l’albero di Natale e per questo è presente nella maggior parte delle case in con concomitanza con questo periodo. Anticamente gli veniva attribuito il valore della longevità, unito nel tempo a quelli di gioia e coesione familiare. Negli anni molte famiglie, italiane e non, hanno sostituito l’abete naturale con quello artificiale nel momento di addobbare, appunto, l’albero di Natale, chi per una questione ecologica, chi per una questione di tempo, chi per una questione di risparmio e chi per tutti e tre i motivi.

Un albero di abete


Abeti artificiali adibiti ad albero di Natale
L’alloro è sempre stata una pianta usata per scopi aulici e solenni, per questo col tempo si è impregnata di significati legati alla gloria e alla grandezza. Nella mitologia viene attribuita ad Apollo, come simbolo della sapienza degli dei. Negli anni, considerando i suoi significati, l’alloro assurge a simbolo di gloria e sapienza, per questo ne vennero insigniti i più grandi poeti del passato (detti appunto poeti laureati), come Dante Alighieri, Francesco Petrarca, Giulio Cesare. Ancora oggi si usa l’alloro in occasioni particolari, un esempio è la famosa corona d’alloro indossata dai laureandi nel fatidico giorno della discussione della tesi J.

Alcune foglie di alloro

La "famosa" corona d'alloro dei laureati

Apollo (a sinistra) con la corona d'alloro in testa

La famosa immagine di dante Alighieri con la corona d'alloro dei "poeti laureati"
Il cipresso è una pianta che nella mitologia greca era molto ricorrente in quanto simbolo di immortalità. Per tale motivo è legato alla vita spirituale dopo la morte e, ancora oggi, è sempre presente in tutti i cimiteri (per la maggior parte cristiani) per simboleggiare l’anima del defunto che si protende verso il cielo. Anche in molti popoli orientali, come i giapponesi, il cipresso è simbolo della vita, mentre nella mitologia nordica di longevità e piacevole vecchiaia.

Alcuni alberi di cipresso
Anche l’agrifoglio, come l’abete, è spesso usato nell'ambito delle festività natalizie come simbolo di gioia e prosperità, in genere sostituendo la pianta naturale con quella artificiale. Nell'antichità l’agrifoglio aveva due significati legati ai due colori principali della pianta: il verde e il rosso. Il primo era simbolo di speranza ed eternità, mentre il secondo richiama il sangue e la voglia di combattere.

Alcune foglie di agrifoglio

In viaggio con le piante artificiali

Ed eccoci arrivati alla fine del nostro viaggio . All’inizio, come credo altri dei miei compagni di studio, ero molto scettica , se non qua...