Se negli ambiti del
cinema e della musica sono rari i casi in cui le piante siano le protagoniste o
comunque facciano parte rispettivamente dei copioni o dei testi degli autori, nel
mondo della letteratura invece sono molti i poeti che affrontano questo tema,
in diverse modalità e per diversi motivi. Il poeta che ho scelto e che secondo
me in uno dei suoi componimenti più famosi esaurisce in pieno il tema delle
piante (senza contare che è anche uno dei miei poeti preferiti J) è Eugenio Montale nel suo
componimento de I limoni.
Eugenio Montale |
Quella de I
limoni è una delle poesie più famose di Montale, che apre la raccolta Ossi di seppia; è considerata il
manifesto della poetica montaliana, dal momento che l’autore descrive l’idea di
fondo del suo pensiero: distaccarsi dalla tradizione dannunziana, come si può
capire dai primi tre versi del componimento, “Ascoltami, i poeti laureati si muovono soltanto fra le piante
dai nomi poco usati: bossi ligustri o acanti”. Per questo motivo
Montale sceglie nuovi elementi che rappresentino la sua poetica, più quotidiani
e meno nobili: “le pozzanghere mezzo
seccate”, “le viuzze che seguono i
ciglioni” e, naturalmente, “gli
alberi dei limoni”.
La poesia "I limoni" scritta a mano da Montale stesso |
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