lunedì 1 gennaio 2018

I simboli delle piante artificiali

Le piante, soprattutto in tempi più antichi, sono sempre state portatrici di significati secondari, nascosti, spesso legati alla cultura, al significato della vita, alle emozioni, alla morte. Purtroppo o per fortuna (a seconda dei punti di vista) il progresso ha portato l’uomo ad ignorare sempre più queste simbologie e, di conseguenza, i significati legati alle piante. Le prime scritture che attribuiscono significati particolari alle piante sono i miti greci e latini, ad esempio molte narrazioni di Ovidio, Orazio o Plinio. Queste “storie” erano tenute molto in considerazione dagli uomini di un tempo perché secondo il credo popolare le piante erano il tramite tra il mondo degli inferi, il mondo degli umani e il mondo degli dei o anche il legame tra il passato (le radici), il presente (il tronco) e il futuro (i rami e le foglie). Oltre che per la loro importanza “mitologica”, le piante erano protette, cantate e, in alcuni casi, venerate anche perché offrivano frutti con cui cibarsi, ripari, legna per produrre luce e calore, succhi e polveri per curare le malattie.

Donne egiziane che usano l'aloe per la cura della pelle

Contadini egiziani che si occupano del raccolto di alcune piante

Antico affresco che rappresenta alcuni giovani romani che venerano delle piante suonando alcuni strumenti musicali
 Alcune delle piante che sia anticamente sia al giorno d’oggi godono di varie simbologie, non sempre legate al mito, sono: l’abete, l’alloro, il cipresso, l’agrifoglio, ecc.
L’abete è ormai da anni l’albero di Natale e per questo è presente nella maggior parte delle case in con concomitanza con questo periodo. Anticamente gli veniva attribuito il valore della longevità, unito nel tempo a quelli di gioia e coesione familiare. Negli anni molte famiglie, italiane e non, hanno sostituito l’abete naturale con quello artificiale nel momento di addobbare, appunto, l’albero di Natale, chi per una questione ecologica, chi per una questione di tempo, chi per una questione di risparmio e chi per tutti e tre i motivi.

Un albero di abete


Abeti artificiali adibiti ad albero di Natale
L’alloro è sempre stata una pianta usata per scopi aulici e solenni, per questo col tempo si è impregnata di significati legati alla gloria e alla grandezza. Nella mitologia viene attribuita ad Apollo, come simbolo della sapienza degli dei. Negli anni, considerando i suoi significati, l’alloro assurge a simbolo di gloria e sapienza, per questo ne vennero insigniti i più grandi poeti del passato (detti appunto poeti laureati), come Dante Alighieri, Francesco Petrarca, Giulio Cesare. Ancora oggi si usa l’alloro in occasioni particolari, un esempio è la famosa corona d’alloro indossata dai laureandi nel fatidico giorno della discussione della tesi J.

Alcune foglie di alloro

La "famosa" corona d'alloro dei laureati

Apollo (a sinistra) con la corona d'alloro in testa

La famosa immagine di dante Alighieri con la corona d'alloro dei "poeti laureati"
Il cipresso è una pianta che nella mitologia greca era molto ricorrente in quanto simbolo di immortalità. Per tale motivo è legato alla vita spirituale dopo la morte e, ancora oggi, è sempre presente in tutti i cimiteri (per la maggior parte cristiani) per simboleggiare l’anima del defunto che si protende verso il cielo. Anche in molti popoli orientali, come i giapponesi, il cipresso è simbolo della vita, mentre nella mitologia nordica di longevità e piacevole vecchiaia.

Alcuni alberi di cipresso
Anche l’agrifoglio, come l’abete, è spesso usato nell'ambito delle festività natalizie come simbolo di gioia e prosperità, in genere sostituendo la pianta naturale con quella artificiale. Nell'antichità l’agrifoglio aveva due significati legati ai due colori principali della pianta: il verde e il rosso. Il primo era simbolo di speranza ed eternità, mentre il secondo richiama il sangue e la voglia di combattere.

Alcune foglie di agrifoglio

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